Il governo Borne è stato il quarantatreesimo governo della Quinta Repubblica francese, in carica dal 16 maggio 2022 al 9 gennaio 2024. Il governo si era insediato sotto la presidenza di Emmanuel Macron, in seguito alle dimissioni di Jean Castex da Primo ministro; Borne si è dimessa l'8 gennaio.
Si è trattato della seconda volta nella storia politica francese che il governo era guidato da una donna. È stato il governo più duraturo guidato da una donna in Francia.
Composizione iniziale
LaREM
TdP
DVC
DVG
MoDem
DVD
Horizons
Agir
Indipendenti
Ministri
Ministri delegati
Segretari di Stato
Cambiamenti successivi nella composizione
Rimpasto del 2022
A seguito delle elezioni legislative, il 4 luglio 2022 venne annunciata una modifica alla composizione del governo.
Il partito di Emmanuel Macron Renaissance (ex-La République en Marche!), all'interno della coalizione Ensemble, non ottenne la maggioranza assoluta dei seggi all'Assemblea Nazionale, ma solo la maggioranza relativa. Questo obbligò il Primo ministro Elisabeth Borne a rivedere la composizione del governo per essere più in linea con il nuovo Parlamento. In particolare, il Presidente e il Primo ministro incontrarono i leader dei gruppi parlamentari per trovare una soluzione per un governo di coalizione.
Ministri
RE
DVG
MoDem
DVD
Horizons
PR
Indipendenti
Ministri delegati
Segretari di Stato
Rimpasto del 2023
In seguito all’approvazione dell’assai contestata Riforma delle pensioni da parte del Governo con l’applicazione dell’altrettanto contestato Art. 49, comma 3 della Costituzione, nonché dello scoppio di una serie di disordini dovuti al comportamento ed alla condotta della polizia, vista la crescente e consolidata impopolarità del governo, l’esecutivo ha subìto un rimpasto.
Ministri
RE
DVG
MoDem
DVD
Horizons
PR
Indipendenti
Ministri delegati
Segretari di Stato
Sostegno parlamentare
Prima delle elezioni legislative del 2022
Dopo le elezioni legislative del 2022
I risultati indicati fanno riferimento all'ultimo voto di sfiducia nel Governo, tenutosi il 20 marzo 2023.
Tentativi di sfiducia
Mozioni varie
- L'11 luglio 2022, è stata messa ai voti una mozione di sfiducia nel governo presentata da NUPES. A causa dell'astensione di tutte le altre forze politiche, la mozione ha raccolto solamente 146 voti (meno dei 289 necessari per raggiungere la maggioranza assoluta) ed è stata dunque respinta.
- Il 24 ottobre sono state messe ai voti tre mozioni di sfiducia nei confronti del governo (di cui due presentate da NUPES, e una presentata da Rassemblement National). Nessuna di esse è riuscita a raccogliere i 289 voti necessari per l'approvazione a causa dell'astensione dei Repubblicani.
Riforma delle pensioni
Il 17 marzo 2023, il Governo ha fatto ricorso all'Art. 49, comma 3 della Costituzione per facilitare il passaggio di una proposta legislativa che avrebbe innalzato, tra le varie norme previste, l'età pensionabile da 62 a 64 anni. L'articolo prevede che se il Governo annuncia di voler "impegnare la propria responsabilità" su un disegno di legge, quest'ultimo si intende approvato a meno che non sia presentata entro 24 ore una mozione di sfiducia, nel qual caso il disegno di legge si intende approvato solo dopo che tale mozione è respinta. Le opposizioni hanno quindi presentato due mozioni in tal senso (una "transpartitica" e sostenuta da tutti i gruppi d'opposizione, mentre l'altra di iniziativa del solo Rassemblement National), ma nessuna delle due è riuscita a raggiungere la maggioranza assoluta durante il voto svoltosi il 20 marzo. La mozione "transpartitica" è stata respinta con solamente nove voti di scarto, ed ha raccolto il voto favorevole di 19 deputati Repubblicani.
Note
Esplicative
Bibliografiche
Voci correlate
- Governo Cresson
Altri progetti
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