L'Indice della libertà economica è un indice che individua dieci diversi tipi di misurazioni utili per capire il grado di libertà economica di uno Stato. È stato creato nel 1995 da The Wall Street Journal.

Altro noto indice di libertà economica è l'indice di libertà economica nel mondo pubblicato annualmente dal think tank canadese Fraser Institute.

Sia questo indice che quello del Fraser Institute mostrano la tendenza dei Paesi classificati come più liberi economicamente ad avere redditi pro capite più elevati, una felicità media maggiore, un reddito più elevato del 10% della popolazione più povera, una maggiore aspettativa di vita, una maggiore alfabetizzazione, una minore mortalità infantile, un maggiore accesso alle fonti d'acqua e una minore corruzione.

Membri della Banca Mondiale hanno utilizzato l'Indice di libertà economica per stabilire il clima più o meno a favore di investimenti nei vari Paesi del mondo. Sono state rivolte diverse critiche: riguardo ai criteri utilizzati; sulla relazione tra libertà economica e crescita economica.

Hong Kong ha occupato la prima posizione per 25 anni, nel 2020 al primo posto si è classificata invece Singapore.

Lo Stato più libero economicamente d'Europa risulta essere la Svizzera, all'interno dell'Unione europea l'Irlanda. La libertà economica dell'Italia è tra le più basse d'Europa (al 2020, 37° su 45 Stati europei) e terzultima tra gli Stati membri dell'UE. In particolare, l'Italia ottiene risultati migliori in termini di libertà di commercio, libertà monetaria e libertà d'investimento, ed i risultati peggiori per quanto riguarda la libertà finanziaria (dove totalizza 50, risultando sulla soglia dei Paesi definiti "repressi" dall'indice), la libertà del mercato del lavoro, l'efficacia giudiziaria e l'incidenza fiscale.

Metodologia

I dieci valori utilizzati per determinare l'indice vengono generalmente usati anche da organizzazioni internazionali quali la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, e sono:

  • Business Freedom (Libertà imprenditoriale)
  • Trade Freedom (Libertà di mercato)
  • Monetary Freedom (Libertà monetaria)
  • Government Size/Spending (Livello delle spese governative in percentuale del PIL)
  • Fiscal Freedom (Libertà fiscale)
  • Property Rights (Diritti di proprietà)
  • Investment Freedom (Libertà di investimento)
  • Financial Freedom (Libertà finanziaria)
  • Freedom from Corruption (Libertà dalla corruzione)
  • Labor Freedom (Libertà del mercato del lavoro), dal 2005

Classifica (2020)

Non classificati

  • Andorra
  • Antigua e Barbuda
  • Città del Vaticano
  • Grenada
  • Iraq
  • Isole Marshall
  • Libia
  • Liechtenstein
  • Monaco
  • Nauru
  • Palau
  • Saint Kitts e Nevis
  • San Marino
  • Somalia
  • Sudan del Sud
  • Siria
  • Tuvalu

Progressione quinquennale (1995-2010)

Note

Voci correlate

  • Libertà economica
  • Liberismo
  • Laissez-faire
  • The Wall Street Journal
  • Stati per libertà economica

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Indice della libertà economica

Collegamenti esterni

  • Indice della libertà economica, su heritage.org. URL consultato il 6 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2013).

Índice de Libertad Económica 2017

Indice Parte 2 Diritto civile Università Vanvitelli Studocu

Italia moderatamente libera YouTrend

Indice della libertà economica 2023 Istituto Liberale

IL GRANDE BLUFF Indice della Libertà Fiscale indovinate quale Paese